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Perchè le vostre campagne pay per click non danno risultati?

di Marketing sul Web Febbraio 26, 2015
Migliorare campagne Adwords PPC

Avete trascorso molto tempo a studiare le vostre campagne pay per click. Avete pianificato tutto, avete impostato il target, avete scelto accuratamente le parole chiave che a vostro giudizio rappresentano meglio il vostro mercato, e avete impostato con oculatezza le offerte. Ma una volta partita, la vostra campagna non dà i risultati sperati.

Anzi, state spendendo inutilmente il vostro budget e il traffico che ottenete non vi porta nessun contatto o nessuna conversione.

Se è questo il problema che avete riscontrato, noi abbiamo la soluzione giusta per voi. Possiamo impostare correttamente e in maniera performante le vostre campagne pay per click con Google Ads o su Bing.

Target delle campagne non pertinente

Se le campagne non stanno dando i risultati sperati, uno dei primi aspetti sui indagare è il target delle campagne. Nel caso di campagne Google Ads la prima verifica da fare è sulla pertinenza delle keyword inserite all’interno del proprio account.

Il search intent: conoscere l’intento di ricerca

Prima di guardare le metriche come clic, impressione, ctr e conversioni è opportuno chiedersi:

  • queste parole chiave identificano esattamente il prodotto o il servizio che propongo?
  • le keyword sono di natura informativa e di natura transazionale?

Questo significa comprendere se l’utente si sta orientando nel mercato per conoscere meglio un servizio o un prodotto oppure se è già pronto all’acquisto. Un esempio di questo di ricerca potrebbe essere “idee per vacanze estive 2020”, che è una ricerca di natura informativa in cui l’utente si trova nella parte alta del funnel. Diversamente, una volta che l’utente ha compiuto una serie di ricerche informative di approfondimento, magari potrebbe convertire dopo una ricerca come “hotel salento mezza pensione vicino al mare”. Quindi analizzare le keyword presenti nell’account può darci una prima indicazione sull’effettivo intento di acquisto su cui si sta lavorando.

Le parole chiave a corrispondenza inversa

Un altro aspetto da tenere in considerazione per le campagne Google Ads e Microsoft Ads riguarda le parole chiave a corrispondenza inversa. Magari all’interno dell’account sono stata inserire parole chiave a corrispondenza generica ma non si è lavorato con la parole chiave a corrispondenza inversa per escludere termini e ricerche non pertinenti. Questo sicuramente ha un impatto sul tasso di conversione delle campagne.

Il targeting di Facebook Ads e Instagram Ads

Nel caso di campagne Facebook Ads e Instagram Ads il problema del targeting può essere gestito lavorando sui dati demografici, sui dispositivi, sui posizionamenti, sugli interessi. Per dati demografici, dispositivi e posizionamenti è sufficiente andare segmentare i dati nei rapporti di Facebook per comprendere se ci sono anomalie di rendimento. Invece per il targeting per interessi è sempre opportuno fare dei test per capire se alcuni interessi performano meglio di altri.

Il copy degli annunci è adatto

Il giusto coinvolgimento degli utenti dipende innanzitutto dalla capacità di catturare la loro attenzione. Come? Cercando di formulare un messaggio che sia semplice, che affronti uno o più problemi a cui devono far fronte ogni giorno e che soprattutto offra la soluzione per risolverlo. Per questo motivo il copy, insieme all’immagine che scegliete per la vostra inserzione, sarà molto importante. Se l’utente sarà incuriosito dal messaggio, sarà propenso a cliccare sull’annuncio.
Nel caso di Google Ads o di Microsoft Ads lo spazio e disposizione per un buon copy è limitato ma un testo efficace e pertinente vi permetterà di catturare l’attenzione del vostro target.
Per Facebook Ads e Instagram Ads il copy è parte integrate dell’inserzione di cui fa parte anche l’immagine. Quindi insieme al teste è necessario scegliere un’immagine accattivante che racconti la soluzione ad un problema.

L’esperienza utente sulla pagina destinazione

Un buon targeting e un buon copy (o creatività in generale) sono assolutamente importanti. Ma cosa succede una volta che l’utente atterra sul vostro sito? La sua fiducia non va tradita e la promessa espressa nel copy deve essere mantenuta. In pratica ci deve essere coerenza tra le informazioni presenti sull’annuncio e quelle nella landing page in cui atterra l’utente. Solo in questo modo si riuscirà ad evitare la fuga dal sito con un’innalzamento della frequenza di rimbalzo.

Processo di acquisto non ottimizzato

Un altro aspetto da tenere in considerazione è la UX/UI del sito web. Un target pertinente, un copy corretto e accattivante che porta ad una landing page che mantiene la promessa è già gran parte del lavoro. Ma avere un processo di acquisto fluido, semplice e intuito è ciò che rende più semplice il processo di conversione su un sito web. Avere una UX/UI non ottimizzata può essere causa del fallimento di tante campagne. Oltre al lavoro sulle keyword nel caso delle campagne Google Ads o sul targeting per interessi nel caso di Facebook Ads e Intagram Ads, è assolutamente importante che gli utenti compiano facilmente le azioni che volete che compiano come concludere un acquisto, lasciare il loro contatto, iscriversi ad una newsletter o fare un telefonata.

Quindi se le vostre campagne pay per clic non stanno danno i risultati auspicati, per evitare di sprecare budget e rendere vani gli investimenti pubblicitari, è necessario intervenire su questi aspetti. Ovviamente Google Analytics fornirà tutte le informazioni utili per analisi dettagliate.

Con la nostra attività di PPC audit, siamo in grado di fare un check up completo delle vostre campagne attive. Scoprite in dettaglio i nostri servizi e come possono aiutarvi a massimizzare il vostro ROI (Return on investment), spendendo meno e guadagnando di più.