Tecniche Seo: ottimizzazione e best practice sempre valide
Come migliorare il posizionamento Seo su Google? Ottimizzazione Seo (search engine optimization): come fare? Da dove cominciare? Quali regole e indicazioni seguire? Domande che si pongono in molti quando decidono di iniziare a scalare la Serp. E’ un argomento a volte difficile per diversi motivi: i fattori da considerare sono tanti, Google fa aggiornamenti del suo algoritmo in modo costante, non è sempre lineare il rapporto tra azione ed effetto.
Ci sono alcuni elementi che è sempre bene tenere in considerazione, che sono, e che probabilmente saranno, sempre al centro di una strategia Seo. Eccoli nel dettaglio alcune tecniche di Seo di base e alcuni consigli pratici.
Titoli Seo, descrizioni e altri contenuti sempre univoci
Se ci si sta chiedendo come fare Seo, i tag title sono un elemento importante da cui partire. Qualunque contenuto venga pubblicato su un sito, questo deve essere sempre unico. Il tag title deve identificare in maniera univoca una pagina. Deve intercettare uno specifico intento di ricerca da parte degli utenti. Avere dei tag title unici è una delle pratiche Seo più importanti.
Il vantaggio è anche di ridurre il rischio di avere contenuti duplicati. Quando si parla di contenuti duplicati, il riferimento è a più elementi come tag title, meta description, landing page, schede di prodotto per gli ecommerce, pagine di categoria o articoli di un blog, attributo alt delle immagini. Distinguere i contenuti in maniera univoca può dare due benefici:
- le pagina non saranno penalizzate per contenuti duplicati
- si eviterà l’effetto cannibalizzazione che avviene quando due pagine diverse di uno stesso sito concorrono tra di loro per un post in Serp per la stessa parola chiave
La parola chiave Seo all’inizio
A fare la differenza non è solo la scelta della parola chiave principale all’interno di un articolo. Il punto in cui viene menzionata la parola chiave ha il suo peso. La parola chiave principale è importante perchè è ciò che il motore di ricerca deve prendere in considerazione. Questa può essere utilizzata più volte all’interno di un testo, senza esagerare. Altrimenti potremmo incorrere in una penalizzazione da keyword stuffing.
Per monitorare quanto una keyword viene utilizzata solitamente è utilizzato un parametro, la keyword density che misura il rapporto tra quella keyword e l’intero testo. L’obiettivo è non andare oltre il 2%. L’altro aspetto importante è che la parola chiave principale deve essere menzionata nella parte superiore della pagina.
Perchè? Google attribuisce un peso maggiore al contenuto nella parte alta della pagina. Man mano che si scende il peso diminuisce. Quindi se l’obiettivo è posizionarsi per una keyword come “scarpe da tennis bianche” è opportuno che questa sia menzionata nella parte superiore della pagina.
Ottimizzare il tag title
Il tag title è un elemento centrale per la Seo. Google afferma che è importante utilizzare titoli di alta qualità sulle tue pagine web, rimarcando la centralità di questo elemento.
Questo tag è un elemento HTML che specifica il titolo di una pagina web. Viene mostrato nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) come titolo cliccabile per un determinato risultato. E’ fondamentale anche per le condivisioni sui social network. E’ inoltre mostrato nella scheda del browser.
Per ottimizzare il tag title è necessario includere la parola chiave principale in questo elemento. Non è tutto: l’attenzione che Google pone alle parole all’inizio del tag title è maggiore rispetto a quanto indicato nella parte finale. Per questo motivo un tag title ottimizzato comprende la parola chiave all’inizio.
Ad esempio: nel tag title “Scarpe da tennis blu, la collezione 2021” la parola chiave “scarpe da tennis blu” è indicata all’inizio. Questo tag title è ottimizzato meglio rispetto a “la collezione 2021 di scarpe da tennis blu” dove la keyword è indicata alla fine.
Perchè il tag title è così importante? Non solo dà un’indicazione ai motori ricerca del contenuto della pagina. E’ anche l’elemento che viene mostrate nei risultati di ricerca e quindi ha un’incidenza diretta sul tasso di clic di un risultato. QUando un tag title corrisponde alla ricerca dell’utente ci sono più probabilità che venga cliccato.
Google in genere visualizza i primi 50-60 caratteri di un tag del titolo. Rimanere al di sotto dei 60 caratteri può garantire che il 90% dei titoli venga visualizzato correttamente.
Ottimizzare la velocità di caricamento del tuo sito
La velocità di caricamento del sito è riconosciuta come uno dei fattori di ranking dei siti web. Questo per due motivi fondamentali:
- la velocità di caricamento incide sull’esperienza utente. Pagine che vengono caricate molto lentamente con molta probabilità saranno abbandonate dagli utenti. Questo comporta un aumento della frequenza di rimbalzo;
- un sito che carica velocemente sarà facile da scansionare per Google che investirà il suo tempo di scansione, il crawling budget, per analizzare più pagine.
Ci sono molti strumenti per analizzare la velocità di caricamento del proprio sito. Tra questi vi è il PageSpeed Insights di Google
Il tool fornisce una valuzione della velocità di caricamento attribuendo un volto da 0 a 100 sia per il desktop che per il mobile dove 0 è il minimo e 100 il massimo.
Lo strumento si basa sui dati di Lighthouse (integrato negli strumenti per sviluppatori di Google Chrome). Fornisce anche informazioni sui Segnali Web Essenziali (Web Core Vitals) presenti nella Search Console come:
- Largest Contentful Paint (LCP): misura le performance di caricamento. Per un’esperienza utente ottimale, questo valore dovrebbe essere sotto i 2,5 secondi dall’inizio del caricamento della pagina.
- First Input Delay (FID): misura il livello di interattività. Per una buona esperienza utente, le pagine dovrebbero avere un FID inferiore a 100 millisecondi.
- Cumulative Layout Shift (CLS): misura la stabilità visiva. Ossia verifica che nel caricamento della pagina non ci sia modifiche di layout che possano alterare l’esperienza utente. Come ad esempio i popup. Per fornire una buona esperienza utente, le pagine dovrebbero mantenere un CLS inferiore a 0,1.
Un altro tool molto utile è WebPageTest. Anche questo è uno strumento gratuito che mostra tutti gli elementi che vengono caricati in un pagina, il loro peso e il tempo necessario per il caricamento. Con WebPage Test diventa più semplice identificare gli elementi più pesanti per cui sarà necessario un intervento di ottimizzazione.
Ottimizzare le immagini per la SEO
Ottimizzare le immagini per la Seo significa ridurne il peso e fare in modo che Google ne “legga” correttamente le informazioni.
Queste due azioni danno altrettanti vantaggi:
- consentono di ridurre il peso delle immagini e di aumentare le prestazioni in velocità del sito;
- consentono il posizionamento delle immagini in google Immagini, la sezione specifica del motore di ricerca.
Per il posizionamento delle immagini sono due gli elementi fondamentali da tenere in considerazione: l’attributo alt e il nome del file. L’attributo alt è considerato un vero e proprio fattore di ranking. Per utilizzarlo è sufficiente inserire questo specifico attributo all’interno del tag html dell’immagine per specificarne il contenuto.
In questo caso il valore dell’attributo alt inserito è “scarpe da tennis blu”. E’ utilissimo sper specificare a Google il contenuto dell’immagine. In WordPress è semplice valorizzare questo attributo, indicato come “testo alternativo” nella finestra di gestione di ogni singola immagine.
Altro elemento particolarmente importante questo si ottimizzano le immagini per un sito è il nome del file. Oltre al testo alternativo, il nome del file è l’unico modo per fare in modo che Google “veda” il contenuto dell’immagine.
Tornando all’esempio di prima, un nome file come “scarpe-tennis-blu.jpg” è molto più descrittivo di un nome fine come “image001.jpg”
La struttura dei link interni
Una solida struttura di link interni è un’ottima prassi Seo da sfruttare. Quello che va fatto è collegare una pagina del proprio sito ad un’altra.
La logica è creare link tra le pagine con criterio e non a casaccio. Per ottenere il massimo dai link interni e creare una struttura efficace è necessario seguire alcuni accorgimenti.
- Non aggiungere link interni casuali.
- Utilizza un anchor text lungo che contenga la parola chiave. Infatti Google “legge” e utilizza molto gli anchor text per “dedurre” l’argomento della pagina linkata. Ma se vuoi ottenere il massimo dai link interni, ti consiglio di implementare questi suggerimenti.
Altro aspetto molto importante: utilizza i link interni per trasferire l’authority da una pagina ad un’altra che ne ha particolarmente bisogno.
Come buona prassi si può procedere in questo modo:
- con i diversi tool a disposizione di valuta la page authority delle varie pagine;
- si individua quella che ha la page authority più alta, magari scegliendo tra quelle più in target con quella che sarà la destinazione del link;
- nella pagina con la page authority più alta si linka a quella da spingere.
Buona prassi è quella di inserire in homepage, la pagina che solitamente ha la page authority più alta, un link alla pagina da spingere. In questo modo il link juice interno delle home fluirà verso la pagina di destinazione del link.
Altra indicazione: spesso è utile linkare pagine più vecchie, che solitamente hanno una page authority più alta, a pagine più recenti. In questo modo potranno ricevere il giusto boost.
Esperienza utente: UX e Seo
Se si vuole migliorare la posizione dei siti su Google, il comportamento degli utenti sulle pagine di un sito può incidere direttamente sugli aspetti Seo. Uno dei primi aspetti che incide sul posizionamento è la frequenza di rimbalzo. Anche la UX ha incidenza sulla Seo.
Se un utente atterra su un sito dopo aver cliccato sui risultati di ricerca e poi abbandona immediatamente questo comportamento è indice che la pagina restituita non è considerata pertinente e potrebbe perdere posizionamento nel tempo.
Quando si parla di esperienza utente si intendono anche gli aspetti legati ai Segnali Web Essenziali (Web Core Vitals) citati prima.
Un sito con un’esperienza utente gradevole è un sito che non presente errori 404 o che magari non presente troppi popup o annunci pubblicitari particolarmente invasivi.
Il profilo di backlink del sito web
La quantità e la qualità dei backlink sono un fattore di ranking ancora molto importante. Sono molti gli studi che dimostrano come il ranking sia correlato a questo aspetto. Per questo motivo è importante acquisire link da siti autorevoli e che sia in target con il proprio.
Agli occhi di Google una pagina sulle scarpe da tennis blu che riceve un link da un sito sugli articoli per il tennis avrà un peso che sarà inferiore a quello ricevuto da un sito su articoli per la casa.
Per ottenere link di qualità e costruire una strategia di link building mirata è necessario produrre contenuti di alta qualità che diano un valore aggiunto all’utente.
Pubblicazione di contenuti e calendario editoriale
Avere un sito web non è più sufficiente. Pubblicare contenuti non è più sufficiente. Servono contenuti di qualità. Il contenuto si conferma uno dei temi centrali per la Seo. I motori di ricerca si nutrono quasi esclusivamente di testi. Per questo motivo è utilissimo produrre testi, articoli in grado di aumentare il numero di keyword per cui posizionarsi.
Pubblicare contenuti non è un’operazione a costo zero. Significa investire in un calendario editoriale di pubblicazioni, significa investire risorse economiche per la produzione, significa investire tempo.
Ciò che conta è pubblicare testi, articoli, pagine, guide in grado di rispondere ad una specifica domanda degli utenti rivolgono al motore di ricerca.